Nuova Riveduta:

Luca 20:35

ma quelli che saranno ritenuti degni di aver parte al mondo avvenire e alla risurrezione dai morti, non prendono né danno moglie;

C.E.I.:

Luca 20:35

ma quelli che sono giudicati degni dell'altro mondo e della risurrezione dai morti, non prendono moglie né marito;

Nuova Diodati:

Luca 20:35

ma coloro che sono ritenuti degni di ottenere l'altra età e la risurrezione dei morti, non si sposano né si maritano;

Riveduta 2020:

Luca 20:35

ma quelli che saranno reputati degni di avere parte al mondo a venire e alla risurrezione dai morti non sposano e non sono sposati,

La Parola è Vita:

Luca 20:35

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Luca 20:35

ma quelli che saranno reputati degni d'aver parte al secolo avvenire e alla risurrezione dai morti, non sposano e non sono sposati,

Ricciotti:

Luca 20:35

ma coloro che saranno ritenuti degni del mondo futuro e della resurrezione dei morti, non si ammoglieranno e non si mariteranno;

Tintori:

Luca 20:35

ma coloro che saran giudicati degni dell'altro secolo e di risorgere dai morti, nè sposeranno, nè si mariteranno,

Martini:

Luca 20:35

Ma coloro, che saran giudicati degni di quell'altro secolo, e di risorger da morte, né si ammogliano, né si maritano:

Diodati:

Luca 20:35

ma coloro che saranno reputati degni d'ottener quel secolo, e la risurrezion de' morti, non isposano, e non son maritati.

Commentario abbreviato:

Luca 20:35

27 Versetti 27-38

È comune per coloro che intendono minare qualsiasi verità di Dio, caricarla di difficoltà. Ma facciamo un torto a noi stessi e alla verità di Cristo quando ci formiamo un'idea del mondo degli spiriti in base al mondo dei sensi. Ci sono più mondi: un mondo visibile presente e un mondo invisibile futuro; ognuno metta a confronto questo e quel mondo e dia la preferenza nei suoi pensieri e nelle sue preoccupazioni a quello che li merita. I credenti otterranno la risurrezione dai morti, cioè la risurrezione benedetta. Quale sarà la condizione felice degli abitanti di quel mondo, non possiamo esprimerlo o concepirlo, 1Cor 2:9. Coloro che sono entrati nella gioia del loro Signore, sono interamente presi da essa; quando c'è la perfezione della santità, non ci sarà occasione di preservarsi dal peccato. E quando Dio si è definito il Dio di questi patriarchi, intendeva dire che era un Dio sufficiente per loro (Gen 17:1), la loro ricompensa più grande (Gen 15:1). Egli non ha mai fatto per loro in questo mondo ciò che rispondeva alla piena portata del suo impegno; perciò ci deve essere un'altra vita, in cui farà per loro ciò che adempirà completamente alla promessa.

Riferimenti incrociati:

Luca 20:35

Lu 21:36; At 5:41; 2Te 1:5; Ap 3:4
Dan 12:2,3; Giov 5:29; At 24:15; Eb 11:35
Mat 22:29; Mar 12:24

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